Terminata l’emergenza pandemica, ci troviamo a fare i conti più di prima con lunghissime liste di attesa, pronto soccorso allo stremo, medici di medicina generale assenti in molte aree. Il ricorso alla spesa privata aumenta, possibile solo se le condizioni economiche dei singoli lo permettono.
Per molte cittadine e molti cittadini l’attesa si è trasformata in rinuncia.
Il Rapporto civico sulla salute del 2022 mostra dati importanti in merito al diritto alla salute di ognuno:
- il 29,6% dei cittadini segnala problemi generali di liste di attesa e accesso alle prestazioni
- i cittadini denunciano carenze in tutti e tre gli ambiti dell’assistenza sanitaria, quella ospedaliera (15,8%), quella territoriale (14,8) e l’area della prevenzione (15,2%).
- l’1,7% segnala spesa privata e ticket elevati
A crescere rispetto al 2021 sono soprattutto le problematiche che riguardano l’accesso alle prestazioni (+5.8%) e quelle legate all’assistenza in ospedale (+4,4%).
Le carenze della sanità pubblica italiana sono diverse in base alle necessità del singolo, ma è bene sapere che per la prevenzione e le cure ci possono essere aiuti economici, che permettono di accedere alle prestazioni necessarie con celerità.